Spazi verdi in prigione riducono violenza e autolesionismo
La presenza di spazio verde in prigione avrebbe effetti positivi sul
benessere individuale, riducendo il numero di aggressioni e di violenza
in generale. Questo è ciò che emerge da una ricerca che ha analizzato le
correlazioni statistiche tra questi e altri fattori.
📊 I
ricercatori hanno calcolato la percentuale di spazi verdi all'interno di
prigioni in Inghilterra e Galles. Questi dati sono stati confrontati
con quelli relativi ad attacchi dei detenuti verso le guardie, incidenti
dovuti ad autolesionismo, e violenza tra detenuti. Sono stati presi in
considerazione anche fattori come età della struttura detentiva, capienza, livelli di sicurezza, ecc.
L'elaborazione dei dati ha rilevato come la maggior
disponibilità di spazi verdi fosse statisticamente correlata con un
minor numero di atti violenti.
💡 La presenza di spazi verdi e
natura si è dimostrata benefica in numerosi studi scientifici e contesti
sociali e domestici. Un intervento di questo tipo permetterebbe, oltre
ad aumentare il benessere degli individui, di ridurre anche i costi
conseguenti a incidenti violenti, come i ricoveri.
⚠️ Le
condizioni detentive variano tra i vari stati, in Italia per esempio non
sono ancora ottimali, con un alto tasso di recidiva dei detenuti. Di
conseguenza, un possibile intervento green nell'ambiente carcerario non
può considerarsi risolutivo: la deprivazione di stimoli cui sono
soggetti i detenuti è infatti un significativo fattore di rischio
psicopatologico. Sappiamo quanto la deprivazione di spazi e stimoli sia
nociva al benessere, a partire dalle ricerche basate sul paradigma di
ambiente arricchito (enriched environment) in modelli murini.
Fonte:
📄
¹ Moran, D., Jones, P. I., Jordaan, J. A., & Porter, A. E. (2020).
Does Nature Contact in Prison Improve Well-Being? Mapping Land Cover to
Identify the Effect of Greenspace on Self-Harm and Violence in Prisons
in England and Wales. Annals of the American Association of Geographers,
1-17.
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