La covid ha favorito il sonno degli adolescenti?



Uno studio canadese ha rilevato che, grazie allo slittamento dell'orario di lezione nella didattica a distanza durante il lockdown (2 ore), gli adolescenti hanno beneficiato di miglior qualità del sonno, minore stress, minore sonnolenza diurna, maggiore allerta e di conseguenza performance cognitive più ottimali.

💡 Il sonno in adolescenza segue ritmi biologici diversi da quelli degli adulti, con un leggero shift in avanti. Da sempre i genitori hanno rimproverato ed etichettato i figli come "pigri" e "svogliati" per la difficoltà di andare a letto e svegliarsi presto. In realtà, è l'orologio biologico a dettare il passo, per questo motivo forzare routine insostenibili è infruttuoso e di conseguenza dannoso.

⚠️ Limitazioni della ricerca: campione troppo piccolo (45 soggetti), non rappresentativo (principalmente ragazze), mancanza di misure oggettive di misurazione del sonno (dati ottenuti direttamente dai soggetti tramite interviste semistrutturate). Ciò nonostante, già precedenti studi hanno dimostrato gli effetti negativi dell'orario standard di lezione, e quelli positivi dell'adeguamento ai ritmi biologici in adolescenza.


Fonti:
📄 ¹ Gruber, R., Saha, S., Somerville, G., Boursier, J., & Wise, M. S. (2020). The impact of COVID-19 related school shutdown on sleep in adolescents: a natural experiment. Sleep medicine, 76, 33-35.

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